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eTa è parte del progetto MARLIC, “Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites, la piattaforma collaborativa sviluppata nella regione Marche e co-finanziata dal POR Marche FESR 2014-2020.

Il progetto

L’obiettivo di questa piattaforma è la realizzazione di un centro di ricerca collaborativo (con sede nella città di Camerino presso l’Università), nel quale verranno messe a sistema tutte le competenze sui materiali avanzati e suoi biomateriali che provengano sia dal settore industriale che dagli Enti di Ricerca.
Il progetto coinvolge 27 soggetti: 21 aziende del territorio marchigiano (tra cui eTa Blades) e 5 enti pubblici di ricerca (Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, Università di Urbino, ENEA e CNR). Ognuno di essi, all’interno delle loro attività relative alla piattaforma, hanno come indirizzo principale l’ecosostenibilità di prodotti e processi per nuovi materiali e l’approccio di riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero delle risorse.

«Ci occupiamo di praticabilità reale dell’economia circolare per questi innovativi materiali compositi: l’obiettivo è di ideare materiali dei quali si conoscerà preventivamente quale la sarà la fine vita, perché possano diventare qualcos’altro di utile e di utilizzabile», spiega Enrico Marcantoni, docente di chimica organica della Scuola di Scienze e Tecnologia dell’Università di Camerino, coordinatore e responsabile scientifico di quella che è riconosciuta come la quarta piattaforma tecnologica di ricerca collaborativa avviata nel territorio marchigiano.

eTa Blades e MARLIC

«Abbiamo deciso di partecipare al progetto MARLIC per poter rispondere alla domanda “Quali opportunità di riuso, recupero e riciclo per gli scarti di produzione e componenti a fine vita in composito prodotti dalla nostra fabbrica?”» afferma Giovanna Mangani, Responsabile progetto in eTa Blades.
L’impegno di eTa Blades in MARLIC si focalizza infatti sulla ricerca di soluzioni, in un’ottica di economia circolare, relative al riutilizzo, riciclo, recupero dei rifiuti in composito termoindurente che saranno impiegati come materie prima e/o seconda per la medesima produzione di origine o per differenti produzioni favorendo la simbiosi industriale.

eTa Blades partecipa a due delle quattro linee progettuali in cui è suddiviso il Progetto e nello specifico partecipa alla linea 1, relativa alla creazione di un laboratorio nel comune di Camerino presso cui si sviluppano attività e test previsti dal progetto di R&S “De-Manufacturing” e alla Linea 2 nella quale è partner industriale all’interno del progetto di R&S “De-Manufacturing” per il raggiungimento di alcuni obiettivi realizzativi.
La società, leader nel settore della produzione di pale eoliche, è infatti impegnata in tre diverse attività: nell’individuazione di tecnologie e soluzioni applicabili per il recupero e il riciclo dei materiali compositi termoindurenti di scarto di produzione e i componenti in composito a fine vita per il comparto eolico, nel reimpiego dei materiali recuperati come materie prime e nella medesima tipologia di prodotto o per utilizzi differenti in diverse filiere attraverso la realizzazione di prototipi applicativi ed infine nella riduzione del flusso di rifiuti compositi nel comparto produttivo eolico.

«Attualmente i nostri scarti di produzioni in composito vengono smaltiti in discarica, così come i componenti a fine vita. È nostra intenzione riuscire a trovare un altro destino in modo da poterli valorizzare» conclude Giovanna Mangani.

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